Lo sviluppo delle competenze per il successo aziendale

Marzo 10, 2021

Competence Development Employability

L’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano è nato con lo scopo di analizzare il livello di innovazione raggiunto dalle aziende in campo Risorse Umane. Il network dell’Osservatorio favorisce il confronto tra i principali attori aziendali in ambito HR promuovendo l’innovazione e lo sviluppo delle competenze all’interno dell’azienda.

All’interno del programma di incontri organizzati per quest’anno, il 4 Febbraio si è svolto il workshop dal titolo “Competence Development & Employability” da cui sono emersi alcuni aspetti interessanti di analisi.

Si è partiti dal tema dell’engagement come strumento utile alle imprese per costruire un’employability a lungo periodo, portando a una riflessione sulle sfide della formazione e dello sviluppo delle competenze.

Portare l’evoluzione in azienda

La pandemia che stiamo ancora attraversando ci ha indotto a sviluppare le competenze e le abilità richieste dal periodo storico e a sperimentare nuovi modi per competere sul mercato.

Tutto questo può trasformarsi in una grande opportunità se le attività di riqualificazione e di acquisizione di nuove capacità diventano davvero prioritarie per le aziende.

La necessità di far evolvere l’employability delle persone comporta in primo luogo una riprogettazione della formazione in azienda, tuttavia sono ancora poche le organizzazioni che si sono adoperate per attuare il modello formativo cosiddetto di Connected People Care.

Come rispondono le Direzioni HR ai temi employability e formazione?

La maggior parte delle organizzazioni intervistate dall’Osservatorio HR Innovation ha attivato sistemi per valutare e mappare le competenze possedute ad oggi (54%).

Per il 60% del campione la principale sfida del prossimo futuro sarà stimolare i lavoratori all’aggiornamento continuo delle proprie competenze, segue la possibilità di comprendere l’evoluzione delle competenze richieste dal mercato nei prossimi 5 anni (40%).
Ancora poca attenzione verrà invece dedicata alla misurazione dell’impatto che la formazione ha sul business e sulle performance.

Il 67% dei “top performer”, ossia quelle aziende considerate come esempi da seguire, dichiara che il coinvolgimento dei responsabili nei processi di formazione avviene in maniera continua e proattiva.
Gli strumenti formativi più utilizzati dal campione analizzato sono le pillole formative, i canali social, le community aziendali, le app e i contenuti fruibili in modalità mobile.

Sviluppare le competenze: le 4 sfide formative

Durante il workshop del 4 Febbraio è stata condotta anche un’attività interattiva in gruppi.

Ogni gruppo si è interrogato su come superare le 4 sfide indicate dal campione di ricerca: “stimolare il collaboratore verso l’aggiornamento continuo e autonomo”, “rendere efficace la formazione online”, “comprendere l’evoluzione delle competenze richieste” e “costruire un’offerta formativa personalizzata”.

Dall’attività di gruppo è emerso quanto sia importante tener conto della user experience, fornire una piattaforma intuitiva e una formazione che sia fruibile in qualsiasi momento e da qualsiasi device, coinvolgere tutti gli attori, comprendere l’evolversi delle competenze e del contesto, proporre contenuti e format personalizzati.

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