Rapporto tra finanza e impresa. Piani e strategie per la crescita
Luglio 5, 2017
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Dal dialogo con le banche alle relazioni con gli stakeholder. Come si trovano i finanziamenti alternativi ai circuiti tradizionali?
I player di mercato e le aziende hanno avanzato proposte e si sono raccontati in occasione dell’Anteprima di Finanza&Impresa del 23 maggio 2017.
Nonostante siano iniziati i primi segnali di ripresa in molti Paesi, per le PMI e le startup non si placano le difficoltà di accesso al credito. Già nel 2014, secondo il rapporto dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse), che analizzava gli indicatori finanziari di 31 Paesi nel periodo 2007-12, era tempo di lanciare l’allarme crescita.
Stando alle analisi sul finanziamento delle PMI e degli imprenditori, nel 2012 la sfida era stata doppia: da una parte, il problema di una ripresa economica disomogenea, con il conseguente crollo dei profitti; dall’altra una progressiva riduzione dei finanziamenti da parte del settore bancario.
La crisi ha poi acuito il problema e per le PMI sono diventate più stringenti anche le condizioni per l’accesso al credito rispetto alle grandi imprese: i tassi di interesse sono più alti, le scadenze più brevi e le garanzie richieste maggiori.
A fronte della difficile congiuntura economica, Sistemi&Impresa ha organizzato una tavola rotonda con i rappresentanti di otto aziende che si sono confrontati sul rapporto tra finanza e impresa, analizzandone punti critici e possibili aree di miglioramento.
Pianificare strategie per essere consapevoli del proprio ruolo
Le aziende devono essere credibili attraverso piani industriali costruiti in modo attendibile e business plan strutturati, non soltanto nel momento in cui chiedono il finanziamento, ma anche in seguito, quando devono metterlo in pratica, in modo da tenere monitorati i processi.
Marco Bossi, Managing Director di Talentia Software, fornitore leader di soluzioni software dedicate alla gestione delle performance di business, ha osservato: “Nel contesto della trasformazione digitale, le aziende hanno a disposizione una molteplicità di informazioni (dati, Big data, social, ERP) che devono essere strutturate e interpretate“.
Per questa ragione, l’integrazione con sistemi di Performance management, messi a cappello del sistema di ERP, permette di fornire strumenti per capire dove l’azienda sta andando e che direzione è intenzionata a perseguire. Inoltre, ha proseguito il manager, “disporre della visibilità dell’intero ciclo e dei processi dell’azienda consente di aumentare il peso contrattuale nel rapporto con i propri interlocutori“.
Nel momento in cui l’azienda deve organizzarsi e strutturarsi per la propria crescita, il Chief Financial Officer assume un ruolo fondamentale: diventa architetto dei processi di Performance Analysis, per arrivare alla pianificazione strategica necessaria.
“In questa prospettiva, i rapidi tempi di implementazione dei moderni sistemi tecnologici risultano di significativo supporto per il CFO, che può così operare con estrema tempestività“, ha precisato Bossi.
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(da Sistemi&Impresa, giugno 2017)