Perché promuovere una cultura inclusiva in azienda?

Giugno 20, 2022

cultura organizzativa inclusiva

Il termine “inclusione” è spesso accostato al termine “diversità” e capire davvero in cosa si distinguono queste parole e i vantaggi di una cultura inclusiva, può fare la differenza per dipendenti e aziende.
La diversità in ambito lavorativo implica la presenza, tra la forza lavoro, di una varietà di differenze demografiche, tra cui razza, religione, genere, età e orientamento sessuale. L’inclusione si riferisce invece alla creazione di una cultura in cui ogni dipendente si senta davvero valorizzato e accettato.
Dunque, l’inclusione riguarda il modo in cui i dipendenti si sentono considerati sul luogo di lavoro.
Affinché un’azienda raggiunga il pieno potenziale, la diversità e l’inclusione dovrebbero essere presenti in tutte le politiche e le strategie.

Molte aziende hanno compreso che la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo è un bene per le persone e per il business.

Alcuni dei vantaggi di un’organizzazione inclusiva sono:

  • Maggiore soddisfazione sul lavoro
  • Riduzione del turnover
  • Maggiore produttività
  • Migliore capacità di problem solving
  • Aumento della creatività e dell’innovazione
  • Aumento della capacità di apprendere dagli altri a tutti i livelli.

Ma come si arriva a questi risultati?

Adottare una cultura inclusiva e i benefici per l’azienda

In una cultura inclusiva tutti si sentono valorizzati e liberi di contribuire. E quando i dipendenti si sentono veramente parte di un team, è più probabile che vogliano condividere idee e opinioni. Di conseguenza, la produttività aumenta e l’azienda può beneficiare di una gamma diversificata di competenze ed esperienze.

Per un’azienda inclusiva è più facile trovare e trattenere i migliori talenti.
Promuovendo una cultura in cui tutti si sentono invitati a contribuire, un’azienda ha maggiori probabilità di beneficiare di varie prospettive per sviluppare nuovi progetti, prodotti, servizi.
La presenza di una cultura inclusiva in azienda influisce positivamente sul risultato economico.
Uno studio sulla diversità e l’inclusione sul luogo di lavoro ha infatti rilevato che le aziende con “pratiche inclusive di assunzione, promozione, sviluppo, leadership e gestione dei team” generano fino al 30% in più di fatturato per dipendente e una maggiore redditività rispetto ai loro concorrenti.

Responsabilità sociale e fiducia in azienda

Le aziende che si impegnano per promuovere l’inclusione sono considerate più socialmente responsabili dai clienti.
L’accoglienza di dipendenti provenienti da contesti diversi facilita l’interazione tra clienti e i membri del team.
I clienti sanno che in azienda c’è una propensione a comprendere le esigenze e le aspettative e possono sentirsi più a loro agio nell’interagire quando prendono decisioni di acquisto.

Le aziende che creano un ambiente di fiducia in cui tutti si sentono abbastanza sicuri da poter esprimere le proprie opinioni liberamente hanno un netto vantaggio sulla concorrenza. Ed è così che vengono condivise le idee più creative.
Quando invece le persone si trattengono dal dire ciò che pensano davvero, privano il datore di lavoro e se stessi delle idee migliori.
In un ambiente in cui il gruppo prende in considerazione tutte le idee, nulla viene scartato a priori, i membri del gruppo si sentono liberi di esprimere i propri pensieri e i dipendenti imparano a essere pazienti verso i punti di vista altrui.

Una cultura inclusiva migliora le relazioni con gli investitori

Gli investitori possono includere persone di età, provenienza, genere, orientamento sessuale e religione diverse. E dunque l’azienda può utilizzare la sua inclusività come fattore di attrazione di nuove fonti di finanziamento.
Gli investitori infatti vogliono potersi dire soddisfatti nel sostenere imprese che hanno una certa responsabilità sociale e, al tempo stesso, producono profitto.

Un’azienda con dipendenti concentrati a svolgere bene il proprio lavoro e a fornire il massimo livello di servizio ai clienti, ha maggiori probabilità di generare redditività. È anche più probabile che abbia clienti fedeli in grado di sostenere gli obiettivi di fatturato in determinati periodi.

La cultura dell’inclusività è dunque anche uno strumento potente che può rendere un’azienda al contempo sana, attrattiva verso gli investitori e competitiva. Considerati questi vantaggi, sarebbe un errore non costruire una cultura organizzativa inclusiva.

Come si crea una cultura inclusiva?

Una cultura organizzativa inclusiva produce molti benefici sia per l’organizzazione che per i suoi dipendenti.
D’altra parte, le organizzazioni che ne sono prive tendono a fare passi indietro e a ristagnare in termini di innovazione, inoltre rilevano un tasso di turnover più alto perché hanno dipendenti scontenti che si sentono sovraccaricati di lavoro e trascurati.
L’incapacità di trattenere i dipendenti è costosa, perché richiede risorse per il recruitment e per la formazione di nuovi dipendenti.

Gli elementi per cominciare a costruire una cultura inclusiva possono essere i seguenti.

  • Analisi

Se l’organizzazione sta cercando di essere più inclusiva, deve analizzare il proprio stato di avanzamento sul tema.
Si tratta solo di spuntare delle caselle quando si parla di diversità e inclusione, o esiste una strategia attraverso la quale poter cambiare davvero la propria cultura?

  • Consapevolezza

Essere inclusivi non significa solo aprire le porte a un gruppo eterogeneo in termini di genere, religione od orientamento sessuale. Anche se si assumono persone diverse, è importante chiedersi: siamo davvero inclusivi?
Fare questo tipo di ragionamento vuol dire diventare consapevoli, e questa consapevolezza consente all’organizzazione di identificare i passi da compiere per migliorarsi.

  • Formazione

Chiedere ai dipendenti di cosa hanno bisogno e creare programmi di formazione che affrontino i temi dell’equità e dell’inclusione è un’attività fondamentale. Non basta assumere talenti diversi e promuoverli a posizioni manageriali e a ruoli esecutivi. Bisogna creare gruppi di risorse per i dipendenti in cui le persone sentano di essere ascoltate e comprese.

Costruire una cultura aziendale inclusiva non è un punto di arrivo, ma un processo continuo.

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